La cassetta degli attrezzi’ di uno psicoterapeuta prevede essenzialmente due famiglie di strumenti: tecniche e test. Le tecniche, in particolare, sono strumenti attraverso i quali lo psicoterapeuta cerca di aumentare la consapevolezza del cliente riguardo a se stesso, agli altri ed al mondo.
Forse le tecnica psicoterapica più nota al grande pubblico è quella delle ‘libere associazioni’. Tale tecnica consta nel chiedere al paziente di lasciare che i propri pensieri e le proprie parole, anche se sgrammaticati e apparentemente scollegati tra di loro, scorrano liberamente, senza tentare di controllarsi.
Sul fronte letterario, sebbene l’inventore del ‘monologo interiore’ sia stato Arthur Schnitlzer, forse il più celebre esempio di libere associazioni è rappresentato dal monologo di Molly Bloom nel romanzo ‘Ulisse’[1] di James Joyce del 1922, del quale mi pare interessante riportare uno stralcio a titolo esemplificativo: “… che orario assurdo mi sa che in Cina si stanno alzando ora si pettinano i codini in vista della giornata bè tra un pò le suore suonano il loro angelus non anno nessuno a disturbargli il sonno tranne ogni tanto un prete o due per la funzione notturna la sveglia alla porta accanto il canto del gallo ti fa uscire di cervello con tutto quel caino fammi vedere se riesco ad appisolarmi 1 2 3 4 5 che tipo di fiori sono quelli che anno inventato come le stelle la carta da parati a Lombard street era molto più bella il grembiule che mà dato era così solo che lò portato solo due volte meglio abbassare questa luce e riprovarci così mi sveglio presto …”[2] (2012, p.927)
In ambito psicologico, il primo a parlare di questo ‘flusso di coscienza’ fu il francese Victor Egger (1881); il suo utilizzo come tecnica è invece dovuto all’austriaco Sigmund Freud, padre della psicanalisi, il quale nel 1899 così descrive la preparazione del paziente alla descrizione del proprio mondo fantastico: “Per raggiungere uno stato di autoosservazione con attenzione concentrata, è vantaggioso che egli (il paziente; ndr) assuma una posizione di riposo e chiuda gli occhi; mentre la rinuncia alla critica delle creazioni ideative percepite deve essergli imposta esplicitamente. Gli si dice dunque che il successo della psicoanalisi dipende dal fatto che egli osservi e comunichi tutto ciò che gli passa per la mente e non sia tentato di sopprimere un'idea perché gli sembra insignificante o non pertinente, un'altra perché gli sembra assurda: che deve comportarsi con tutta imparzialità nei confronti di ciò che gli viene in mente, perché proprio la critica gli potrebbe impedire di trovare la soluzione del sogno, dell'idea ossessiva, e così via.” [3] (1997, p. 69)
La tecnica delle ‘libere associazioni’, pur nata in ambiente psicanalitico, è stata poi utilizzata anche in ambito fenomenologico-esistenziale[4], in particolare dalla psicoterapia della Gestalt, ma vale la pena chiarire che, sebbene ad un primo sguardo l’approccio psicanalitico freudiano e quello gestaltico possano sembrare piuttosto simili, come notato da Ariano (2013), riassumendo il pensiero di autori quali Erving Polster e Paul Goodman, mentre la psicanalisi punta alla ricerca ed al recupero del passato, la terapia della Gestalt è tesa alla costruzione del presente e del futuro; ciò fa sì dunque che le due scuole giungano a risultati differenti, grazie alle loro diverse antropologie e psicoterapie, pur partendo dalla medesima tecnica.
BIBLIOGRAFIA
- Ariano, G. (2013). Tecniche ed esperimenti in psicoterapia della Getalt. Ed. Sipintegrazioni. Napoli.[5]
- Egger, V. (1881). La parole intérieure: Essai de psychologie descriptive. Baillière. Paris.[6]
- Freud, S. (1997). L'interpretazione dei sogni. Bordighieri. Torino. Ristampa della prima edizione italiana del 1973 dell’originale ‘Die Traumdeutung’ (1899). Traduzione di Elvio Fachinelli ed Herma Tretti .[7]
- Joyce, J. (2012). Ulisse. Traduzione italiana a cura di Enrico Terrinoni e Carlo Bigazzi del testo originale Ulysses (1922). New Compton. Roma.
SITOGRAFIA
- Quattrini, G.P.; 2017. Introduzione in rete al numero 33 (01.2017) della rivista ‘Formazione in Psicoterapia, Counselling, Fenomenologia’.[8]
[1] Titolo originale ‘Ulysses’
[2] Traduzione e adattamento di Enrico Terrinoni e Carlo Bigazzi,
[3] Traduzione e adattamento di Elvio Fachinelli ed Herma Tretti.
[4] La psicoterapia si esprime in differenti orientamenti, i più celebri dei quali sono: psicanalitico; cognitivo- fenomenologico-esistenziale e come tale, dà importanza preminente all’esperienza del ‘qui ed ora’ rispetto alla rievocazione del passato. Con riferimento all’uso delle tecniche in ambito fenomenologico esistenziale, Giovanni Paolo Quattrini (2017), direttore dell’Istituto Gestalt di Firenze (I.G.F.), scrive: “La parola tecnè in greco significa arte: da questa deriva artifìcio [dal latino: artĭfex «artefice»], uso dell’arte per ottenere fini determinati, e in questo senso può essere adoperata nell’approccio gestaltico, che è per definizione esperienziale, e dove tecnica in senso deterministico non sarebbe congrua all’indirizzo fenomenologico esistenziale.”
[4] Vedi in particolare pp. 63, 65.
[4] Collegamento: https://archive.org/details/laparoleintrieu00eggegoog/page/n9
[4] Collegamento: https://digidownload.libero.it/m_de_pasquale/Freud_Interpretazione_sogni.pdf
[4] Consultabile presso: https://www.igf-gestalt.it/2017/05/tecniche-di-psicoterapia-della-gestalt/comportamentale; fenomenologico-esistenziale. Il Modello Strutturale Integrato rientra nell’orientamento fenomenologico-esistenziale e come tale, dà importanza preminente all’esperienza del ‘qui ed ora’ rispetto alla rievocazione del passato. Con riferimento all’uso delle tecniche in ambito fenomenologico esistenziale, Giovanni Paolo Quattrini (2017), direttore dell’Istituto Gestalt di Firenze (I.G.F.), scrive: “La parola tecnè in greco significa arte: da questa deriva artifìcio [dal latino: artĭfex «artefice»], uso dell’arte per ottenere fini determinati, e in questo senso può essere adoperata nell’approccio gestaltico, che è per definizione esperienziale, e dove tecnica in senso deterministico non sarebbe congrua all’indirizzo fenomenologico esistenziale.”
[5] Vedi in particolare pp. 63, 65.
[6] Collegamento: https://archive.org/details/laparoleintrieu00eggegoog/page/n9
[7] Collegamento: https://digidownload.libero.it/m_de_pasquale/Freud_Interpretazione_sogni.pdf
[8] Consultabile presso: https://www.igf-gestalt.it/2017/05/tecniche-di-psicoterapia-della-gestalt/
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