Non è sempre facile per le persone ragionare e farsi un’idea su ciò che accade loro; un passaggio intermedio fra il vissuto e la sua descrizione razionale può essere rappresentato dal raccontare una storia su di sé, interpretando in modo fantasioso la propria biografia[1]. Tali racconti diventano per il terapista utili fonti di informazioni se quest’ultimo sa porre attenzione alle emozioni maggiormente messe in gioco e ai postulati del singolo, tenendo sempre presente, come sottolinea Ariano che: “è importante […] prendere queste storie come degli strumenti che ci aiutano a conoscere meglio la persona e non come verità indiscutibili.” (2000, p. 278)
Jerome S. Bruner ipotizza l’esistenza di: “almeno due tipi distinti di modelli del mondo costruito dagli esseri umani – uno che rappresenta il mondo della natura e l’altro quello della cultura o dell’esistenza umana…” (1994, p. 67). L’autore (Bruner, 1990) chiama questi modelli ‘pensiero pragmatico’ e ‘pensiero narrativo’ ed attribuisce a quest’ultimo una importanza fondamentale a livello individuale e culturale, tanto da ipotizzare che l’essere umano abbia una predisposizione naturale ad organizzare il pensiero in forma narrativa, allo scopo di ricostruire la propria vita secondo la propria idea di sé. Per Bruner (2002) l’atto di raccontare storie rappresenta lo strumento d’elezione per venire a patti con le stranezze della condizione umana e con l’imperfetta comprensione che ne abbiamo.
Tale atto, nella stanza di terapia, come scrive Ariano: “… dà la possibilità al paziente di imparare ad usare le parole vive e allo psicoterapeuta di saper costruire un dialogo sincero e delicato col paziente.” (2013, p. 100)
Rispetto al potere terapeutico del racconto, concludo citando un passaggio dal libro ‘Rosso Istanbul’ del regista e romanziere turco Ferzan Ozpetek: “E quando trovi il coraggio di raccontarla la tua storia, tutto cambia. Perché nel momento stesso in cui la vita si fa racconto, il buio si fa luce, ti indica una strada.” (2013, p. 108)
BIBLIOGRAFIA
- Ariano, G.; 2000. Diventare uomo:2. L’antropologia della psicoterapia d’integrazione strutturale. Ed. Armando. Roma
- Ariano, G.; 2013. Tecniche ed esperimenti in psicoterapia della Getalt. Ed. Sipintegrazioni. Napoli.
- Bruner J. S.; 1990. Psicologia della conoscenza. Armando, Roma.[2]
- Bruner J. S.; 1994. Modelli di mondo, modelli di menti, in Ceruti M., Fabbri P., Giorello G., Preta L. (a cura di), Il caso e la libertà. Laterza, Bari.
- Bruner, J.; 2002. La fabbrica delle storie. Diritto, letteratura, vita. Laterza. Bari.[3]
- Ozpetek, F. (2013). Rosso Istanbul.Mondadori. Milano.
[1] Talvolta può essere utile che il terapista racconti avvenimenti della propria vita o quella di altri pazienti, onde favorire il racconto di storie.
[2] Vedi in particolare p. 56
[3] Vedi in particolare p. 102
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