Riflessioni: Commettere errori

Pubblicato il 23 agosto 2023 alle ore 17:25

 

 

“Impariamo la saggezza dal fallimento più che dal successo: spesso scopriamo cosa andrà bene, scoprendo cosa non andrà bene; e chi non ha mai commesso un errore, non ha mai fatto una scoperta.”[1]  (Smiles, 1859, p. 275)

 

 

Nell’articolo ‘Retraining the King’s left hand’[2], leggiamo: “Molti educatori e medici britannici e nordamericani dell’inizio del XX secolo, sebbene con logica ‘scientifica’, insistevano affinché i bambini scrivessero usando la mano destra. I metodi utilizzati per ottenere questo risultato erano spesso tortuosi, incluso legare la mano sinistra di un bambino resistente per immobilizzarlo. Tipica del ragionamento per giustificare tali pratiche è una lettera del 1924 al British Medical Journal in cui si appoggia la ‘riqualificazione’ dei mancini a scrivere con la mano destra, perché altrimenti il bambino mancino rischierebbe ‘ritardo nello sviluppo mentale; in alcuni casi … vera e propria debolezza mentale’. Ancora nel 1946 l’ex psichiatra capo del New York City Board of Education, Abram Blau, avvertiva che, se non riqualificati, i bambini mancini rischiavano gravi disabilità dello sviluppo e dell’apprendimento e insisteva che ‘i bambini dovrebbero essere incoraggiati nei loro primi anni ad adottare il destrismo… per diventare meglio equipaggiati per vivere nel nostro mondo destrorso‘.”[3] (Kushner; 2011; pg. 1998)

 

Il progresso delle conoscenze in ambito scientifico, unito ad un progressivo allontanamento da pericolose confluenze con miti popolari e mistico-religiosi[4], ha fatto sì che oggi il mancinismo non sia più considerato prodromo di ritardo nello sviluppo mentale, ed anzi psicologi e pedagoghi sconsigliano la ‘riqualificazione’[5], rischiando quest’ultima di avere effetti deleteri sul cervello, quali ad esempio una riduzione del volume della materia grigia nella parte centrale del putamen sinistro nei mancini convertiti al destrismo, rispetto a quelli non convertiti (Klöppel e colleghi, 2010).

 

Il ‘Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali’ (DSM)[6], testo di riferimento a livello internazionale per la diagnosi psicologica e psichiatrica, fino alla sua terza edizione (1980), nella sezione ‘Altri disordini psicosessuali’, conteneva la voce ‘omosessualità egodistonica’[7]. Soltanto nel 1990, con l’uscita della quarta edizione, l’omosessualità non era più presente.

 

Questi due esempi, relativi all’ambito della salute mentale, ma estendibili a tutti i campi dello scibile umano hanno lo scopo di introdurre il tema dell’errore: “Si chiama errore il fatto di allontanarsi, col pensiero o con l’azione, dal bene, dal vero o da ciò che conviene” (Treccani, s.d.)

 

La scienza ha commesso nel tempo differenti errori[8] – ed ancora ne commette – come è normale che sia. Essa infatti, come tutta la conoscenza umana, procede attraverso una serie di prove ed errori, che conducono, con l’accrescersi del sapere, alla produzione di modelli che descrivono in modo sempre più esaustivo la realtà. Naturalmente, grazie al pensiero critico di cui disponiamo, noi umani possiamo commettere molti errori solo sotto forma di ipotesi, senza doverli necessariamente agire per testarli.

 

Scrive Karl R. Popper: “Dall’ameba a Eistein, lo sviluppo della conoscenza è sempre il medesimo: tentiamo di risolvere i nostri problemi, e di ottenere, con un processo di eliminazione, qualcosa che appaia più adeguato nei nostri tentativi di soluzione”[9] (2002, p. 347). Ed ancora: "La differenza fra l’ameba e Eistein è che, sebbene ambedue usino il metodo del tentativo, e della eliminazione dell’errore, all'ameba dispiace sbagliare[10] mentre Einstein ne è stuzzicato: egli cerca consciamente i suoi errori nella speranza di imparare dalla loro scoperta ed eliminazione"[11] (ivi, p. 100)

 

Ciò che caratterizza il progresso del sapere in ambito scientifico è che la comunità sottopone a controllo e critica le teorie, aiutando chi le ha formulate ad accorgersi prima degli errori ed a correggerli più rapidamente (op. cit.).

 

Possiamo in definitiva affermare che è vero il vecchio adagio: “sbagliando s’impara” (Treccani, op. cit.), al quale però è opportuno aggiungere quanto scritto da Cicerone: “È proprio di qualsiasi uomo lo sbagliare; è solo dell’ignorante perseverare nell’errore.”[12](Cicerone, 43, XII, 5)

 

In altre parole, commettere errori è sano e permette il progresso della conoscenza di ciascuno di noi su se stesso, gli altri ed il mondo; ciò che fa la differenza è cosa ce ne facciamo degli errori compiuti: li riterremo inutili o addirittura li scorderemo, così da commetterli ancora, o ne faremo tesoro in modo da cercare di non ripeterli,  lasciando spazio ad altri, in una continua crescita?

 

A chi poi volesse accelerare i tempi, avvalendosi – in piccolo – del meccanismo che permette il progresso scientifico, in favore della propria crescita personale, suggerisco di iniziare un percorso di psicoterapia: uno dei ruoli dello psicoterapeuta è infatti quello di criticare costruttivamente le nostre teorie su noi stessi, gli altri ed il mondo in modo da notare prima gli errori nei quali ci siamo imbattuti e decidere che farcene.

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

  • A.P.A. [13](1980). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (3rd Edition) (DSM-III). American Psychiatric Association, Washington DC.[14]
  • Klöppel, S.; Mangin, J.-F.; Vongerichten, A.; Frackowiak, R. S. J. & Siebner, H. R. (2010). Nurture versus nature: Long-term impact of forced right-handedness on structure of pericentral cortex and basal ganglia. Journal of Neuroscience, 30(9), pp. 3271-3275
  • Kushner, H.I. (2011). Retraining the King’s left hand. The Lancet, 377, pp. 1998-1999.[15]
  • Popper, K. R. (2002) Conoscenza oggettiva. Un punto di vista evoluzionistico. Traduzione di Arcangelo Rossi dell’originale ‘Objective Knowledge an Evolutionary Approach’ (1972). Seconda edizione. Armando. Roma.
  • Smiles, S. (1859). Self-Help: With Illustrations of Character and Conduct. John Murray. London.

 

 

SITOGRAFIA

 

  • A.F.R.U.C.A. (2009). ‘What Is Witchcraft Abuse?’. Safeguarding African children in the UK. Series 5 (2nd edition).[16]
  • Cicerone, M. T. (43 a.c.)Oratio philippica duodecima. Thelatinlibrary.com.[17]
  • Treccani (s.d.).

 

 

 

[1] Traduzione mia del passaggio: “We learn wisdom from failure more than from success: we often discover what will do, by finding out what will not do; and he who never made a mistake, never made a discovery.”

[2] L’articolo è presente nel volume 377 del 11.06.2011 della celebre rivista medica britannica ‘The Lancet’.

[3] Traduzione mia del periodo: “Many early 20th-century British and North American educators and physicians, albeit with a ‘scientific’ rationale, insisted children should be made to write using their right hands. The methods used to obtain this result were often tortuous, including tying a resistant child’s left hand to immobilise it. Typical of the reasoning to justify such practices is a 1924 letter to the British Medical Journal endorsing “retraining” of left-handers to write with their right hands, because otherwise the left-handed child The Duke of York, the future King George VI, playing tennis in July, 1920 would risk ‘retardation in mental development; in some cases...actual feeble-mindedness’. As late as 1946 the former chief psychiatrist of the New York City Board of Education, Abram Blau, warned that, unless retrained, lefthanded children risked severe developmental and learning disabilities and insisted that “children should be encouraged in their early years to adopt dextrality...in order to become better equipped to live in our right-sided world”.

[4] In un documento datato 2009 dell’associazione A.F.R.U.C.A. (Africans Unite Against Child Abuse) dal titolo ‘What Is Witchcraft Abuse?’, al paragrafo 5 ‘Why Are Children Branded as Witches or as Possessed?’, pagina 8, il mancinismo è indicato come uno dei segni a causa dei quali un bambino può essere accusato di stregoneria e di conseguenza diventare vittima di abusi.

[5] Il termine comunemente più usato è ‘correzione’.

[6] Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders.

[7] Si vedano pp. 281-282.

[8] Mi riferisco agli errori in buona fede. Nel mondo scientifico, come qualsiasi altro ambito umano, sono talvolta avvenute frodi che, grazie agli anticorpi del metodo scientifico e del pensiero critico, sono state smascherate.

[9] Traduzione di Arcangelo Rossi.

[10] Quando l’ameba commette un errore, esso sarà sempre agito, e comporterà il rischio di morte.

[11] Traduzione di Arcangelo Rossi.

[12] Traduzione mia del passaggio: “Cuiusvis hominis est errare, nullius nisi insipientis in errore perseverare.”

[13] American Psychiatric Association.

[14] Collegamento (in particolare pp. 281-282): https://aditpsiquiatriaypsicologia.es/images/CLASIFICACION%20DE%20ENFERMEDADES/DSM-III.pdf

[15] Collegamento: https://www.thelancet.com/action/showPdf?pii=S0140-6736%2811%2960854-4

[16] Collegamento: https://static1.squarespace.com/static/63204e7755fad958767f9eab/t/63346e9326e84e597ea26d5e/1664380565941/What-is-Witchcraft-Booklet-2017.pdf

[17] Collegamento: https://www.thelatinlibrary.com/cicero/phil12.shtml#12

[18] Collegamento: https://www.treccani.it/vocabolario/errore_res-d7afc314-dfef-11eb-94e0-00271042e8d9/#:~:text=1.,al%20vero%20(sei%20in%20e

[19] Collegamento: https://www.treccani.it/vocabolario/sbagliare_res-f8f4927c-e3dc-11eb-94e0-00271042e8d9/


Crea il tuo sito web con Webador