Pillole di ... Teoria L.M.S.

Pubblicato il 22 novembre 2023 alle ore 13:30

 

 

“Credere che gli esseri umani agiscano,

solo e soltanto, sulla base degli istinti riproduttivi

è tanto folle quanto credere che la biologia

non abbia alcuna rilevanza sui nostri comportamenti.” (Crepaldi, 2022, p. 149)

 

 

Oscar Wilde, all’interno del suo celebre romanzo del 1890, ‘Il ritratto di Dorian Gray’, fa dire a Lord Henry Wotton: “Mi piacciono gli uomini che hanno un futuro e le donne che hanno un passato”[1] (Wilde, 1913, p. 199), col riferimento al non aver coltivato la moderazione nei piaceri[2], anche carnali.

 

Stando ad una ricerca di Grello e colleghi (2006) Le donne del ventunesimo secolo non sono d’accordo con Lord Wotton, non preferendo, per così dire, ‘aver avuto un passato’; infatti, l’avere una biografia ricca di rapporti occasionali sarebbe predittiva di un più alto rischio di sviluppare sintomi depressivi nel sesso femminile.

 

Secondo il modello biopsicosociale (Engel, 1977), l’approccio attualmente imperante nell’ambito della salute, tutti i comportamenti, le interazioni ed i fenomeni umani sono frutto della complessa interazione tra fattori di tipo biologico, psicologico e sociale: non fanno eccezione l’amore (Tripathi e Shubham, 2020) e le relazioni sessuali (Reisman, Lowenstein e Tripodi, 2022).

 

Shaddra Tripathi e Shubham Dhakad scrivono: “La ricerca moderna ha dimostrato che per tutto ciò che accade in natura, esistono tre fattori che ne sono responsabili: biologici, psicologici, sociali.”[3] (op. cit., p. 1175)

 

In ambito pseudoscientifico, esiste una teoria del complotto, la L.M.S., che tenta di spiegare le regole che sottenderebbero alle relazioni eterosessuali uomo-donna, in un’ottica esclusivamente biologica (Crepaldi, op. cit.).

 

È ora opportuna una piccola digressione volta a chiarire cosa io intenda per ‘complotto’. Il vocabolario Treccani definisce ‘complotto’: “Cospirazione, congiura, intrigo ai danni delle autorità costituite o […] di persone private” (s.d.) Chi aderisce all’idea di un complotto è detto complottista.

 

I complottisti  sono persone che ritengono di aver scoperto un complotto e lo rivelano al mondo, con l’intenzione di ingenerare dubbi ed attirare l’attenzione. Le informazioni che diffondono solitamente sono state raccolte tramite i più diversi canali, senza verificarne l’attendibilità ma hanno il duplice pregio di essere verosimili e dare risposte semplici a problemi complessi (Pugno, 2020).

 

La sospensione del senso critico permette, a mio avviso, di poter alimentare i propri pregiudizi, attraverso le cui lenti si genereranno errori cognitivi[4] volti alla conferma degli stessi, in un eterno circolo che sia autoalimenta e permette di conservare l’idea che nulla accada per caso: ciò permetterebbe di tenere a bada la paura dell’incertezza.

 

Tornando alla L.M.S., essa sostiene che la specie umana sia guidata esclusivamente da istinti, nello specifico di sopravvivenza e di riproduzione. I maschi avrebbero come scopo precipuo quello di trasmettere il più possibile i propri geni, le femmine quello di garantire sopravvivenza e protezione alla prole; dato ciò, i maschi sarebbero quindi creature poligame, orientate all’accoppiamento con femmine giovani, attraenti ed in salute e le femmine sarebbero invece monogame,  orientate verso maschi belli, danarosi e di status elevato. Proprio queste tre caratteristiche – tutte misurabili e di matrice innata – aspetto fisico (Look), possibilità economiche (Money) e posizione gerarchica (Status), sarebbero i tre fattori necessari ai maschi per poter attrarre le femmine (Crepaldi, op. cit.) 

 

Questa teoria semplifica grossolanamente le relazioni umane, sovrastimando le varianti biologiche e sottostimando quelle psicologiche e culturali, secondo una formula di immutabilità  volta a deresponsabilizzare l’individuo: se è solo una questione biologico-evolutiva[5], non si può fare niente per modificarla, quindi le proprie energie possono essere investite nella recriminazione[6], anziché nel tentativo di migliorarsi[7] (ivi).

 

La teoria L.M.S. è parte della più ampia ideologia Redpill[8], che inneggia alla superiorità dell’uomo sulla donna (Connell e Messerschmidt, 2005), alla violenza verso donne ed uomini di successo (Baele et al., 202), al suprematismo bianco e più in generale a tematiche di estrema destra (Kelly, 2017) e che pesca parte dei suoi adepti fra i cosiddetti ‘celibi involontari’ (incel). Il termine ‘incel’, a partire dal 1997, si riferisce a maschi eterosessuali cisgender che nutrono rancore nei confronti delle donne, poiché ritengono di non avere opportunità di avere rapporti sessuali, e vivono questa condizione con profonda frustrazione (Crepaldi, op. cit.).

 

Non tutti i celibi involontari cadono nelle maglie dell’ideologia Redpill ma, poiché più il tempo passa senza che il soggetto si impegni a cambiare la propria condizione – in primis attraverso un aiuto specialistico – più la sua condizione rischia di diventare irreversibile (Donnelly et al.,2001), gli incel rappresentano un bacino d’utenza privilegiato per questa ideologia complottista.

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

  • Baele, S. J.; Brace, L. & Coan, T. G. (2021). From ‘Incel’ to ‘Saint’: Analyzing the violent worldview behind the 2018 Toronto attack. Terrorism and Political Violence, 33(8), pp. 1667-1691.
  • Connell, R.W. & Messerschmidt, J. W. (2005). Hegemonic masculinity: Rethinking the concept. Gender & Society, 19(6), pp. 829-859
  • Crepaldi, M. (2022). Il fenomeno degli INCEL e la teoria Redpill. Independently published/Ediuni Edizioni. Cagliari.[9]
  • Donnelly, D.; Burgess, E.; Anderson, S.; Davis, R. & Dillard, J. (2001). Involuntary celibacy: A life course analysis. Journal of Sex Research, 38(2), pp- 159-169.
  • Engel, G. L. (1977). The need for a new medical model: A challenge for biomedicine. Science, 196, pp. 129-136.
  • Grello, C. M.; Welsh, D. P. & Harper, M. S. (2006). No strings attached: The nature of casual sex in college students. Journal of sex research, 43(3), pp. 255-267.
  • Haselton, M. G.; Nettle, D. & Andrews, P. W. (2005). The evolution of cognitive bias. In, Buss, D. M. (ed.). The Handbook of Evolutionary Psychology. John Wiley & Sons. Hoboken (NY). pp. 724-746.[10]
  • Kelly, A. (2017). The alt-right: Reactionary rehabilitation for white masculinity. Soundings, 66(66), pp. 68-78.
  • Pugno, L. (2020) Psicologia per giornalisti. Cosa sapere per non sbagliare. Amazon (independently published).[11]
  • Reisman, Y.; Lowenstein, L. & Tripodi, F. (eds.) (2022). Textbook of rare sexual medicine conditions. Springer. Cham.[12]
  • Tripathi, S. & Dhakad, S. (2020). Bio-Psycho-Social perspective of Love. International Journal of Advance Research and Innovative Ideas in Education, 6, pp. 1175-1180.
  • Wilde, O. (1913). The picture of Dorian Gray. Reprint (first published 1890). Simpkin, Marshall
  • Hamilton, Kent & co. ltd.. [13]

 

 

SITOGRAFIA

 

  • Treccani (s.d.). Complotto.[14]

 

 

 

[1] Traduzione mia dell’originale: "I like men who have a future, and women who have a past"

[2] Si veda ad esempio ivi, p. 200.

[3] Traduzione e adattamento miei dell’originale: “Modern research has proved that anything which happens in nature, there exist three factors that are responsible for it that are- biological, psychological, sociological.”

[4] Gli errori o distorsioni cognitive (‘cognitive biases’, in originale) sono delle sistematiche deviazioni, durante i ragionamenti, dalla logica e dalle evidenze, a causa dei propri pregiudizi (Haleston, Nettle & Andrews, 2005).

Un esempio di possibili errori cognitivi è dato dalle fallacie informali.

Per approfondimenti, suggerisco: https://materia-grigia.webador.it/1290835_fallacie-informali-e-dove-trovarle-breve-introduzione-al-pensiero-critico

[5] Le femmine scelgono solo maschi di pregio e maschi di pregio si nasce.

[6] Verso la società, in particolare donne attraenti ed uomini di successo e talvolta verso la propria stessa vita (Crepaldi, 2022)

[7] Una sottogruppo di aderenti alla L.M.S., che si autodefinisce M.G.T.O.W. (Men Going Their Own Way; in italiano ‘uomini che vanno per la loro strada) sceglie deliberatamente di non tentare più di avere relazioni sentimentali (Ivi)

[8] Il termine è l’unione delle parole inglesi ‘red’ (rossa) e ‘pill’ (pillola). Esso richiama il film fantascientifico ‘Matrix’, il cui protagonista, ingerendo una pillola rossa, scopre che quella che riteneva la realtà è solo un inganno, ed accede alla vera realtà. I temi della ‘realtà ingannevole’, del ‘gregge’ che la segue e dei pochi ‘risvegliati’ che ne colgono l’artificiosità, sono piuttosto comuni all’interno del mondo pseudoscientifico e complotti stico. Per approfondimenti, suggerisco: https://www.bbc.com/news/entertainment-arts-57572152

[9] Vedi in particolare pp. 16, 31-33, 39-45.

[10] Collegamento: http://www.sscnet.ucla.edu/comm/haselton/papers/downloads/handbookevpsych.pdf

[11] Vedi in particolare pp. 27-29.

[12] Vedi in particolare Cap. 1 (The Biopsychosocial Approach in Sexual Medicine Disorders), pp. 7-18.

[13] Collegamento (pp. 198-199): https://archive.org/details/pictureofdoriang00wildiala/page/198/mode/2up

[14] https://www.treccani.it/vocabolario/complotto/