Riflessioni: Fake news, una prospettiva inusuale

Pubblicato il 4 novembre 2024 alle ore 11:52

 

 

 

  1. DUE PASSI NEL PASSATO

 

Una delle credenze più diffuse riguardo al medioevo è che durante quel millennio la terra fosse generalmente ritenuta piatta, ma questa è solo una diceria dal destino particolarmente fortunato, messa in giro nel XIX secolo onde screditare le società del passato (Russell, 1991).

 

A titolo esemplificativo, riguardo alla forma del nostro pianeta Beda[1] nel 725 E.V. scrive: “La causa della disuguaglianza di quei giorni è la rotondità della terra; poiché non invano la terra viene chiamata sfera, sia nelle divine scritture che nelle pagine della letteratura comune. In verità, infatti, la sfera stessa è posta al centro dell’intero cosmo, non solo rotonda in larghezza, come uno scudo rotondo, ma piuttosto come una palla, con uguale rotondità su tutti i lati”[2] (1843, p. 210)

 

Nello stesso periodo, proprio la teoria che doveva indicare l’ignoranza delle società premoderne, vide un rifiorire grazie allo scritto di Parallax[3] (1865) ‘Zetetic Astronomy’, che gettò le basi per il moderno movimento terrapiattista[4].

 

Un secondo luogo comune sul medioevo è che vi si svolgesse la ‘caccia alle streghe’[5], cioè la persecuzione, tortura ed uccisione di donne – e più raramente uomini – ritenute dalle autorità religiose e dalla società in combutta col demonio. In realtà, durante il medioevo la magia era vista come mera superstizione dalla Chiesa e la caccia alla streghe ebbe luogo sistematicamente solo a partire dall’inizio dell’età moderna, durando grossomodo tra la fine del XVI e metà del XVII secolo (Eco, 2007).

 

 

  1. QUATTRO PASSI NEL PRESENTE

 

Abbiamo appena visto due esempi di falsi miti dei quali possiamo notare una caratteristica comune: entrambe le volte le credenze ed azioni irrazionali delle quali si accusava il passato, erano in realtà figlie di tempi successivi. Sia la caccia alle streghe che il terrapiattismo si sono affermati dopo il medioevo, e da questo punto di vista potremmo sostenere che i predecessori erano più saggi di chi li ha seguiti.

 

Ciò non dovrebbe destare particolare stupore in chi ha approfondito la storia umana; la strada che ci ha condotti fino alle conquiste del XXI secolo, sia dal punto di vista biologico che sociale, non è un percorso lineare, fatto di continui progressi incrementali, con lo scopo finale di produrre l’uomo moderno, ma una serie di modifiche e diramazioni, di acquisizioni e perdite, di prove ed errori, che hanno permesso la sopravvivenza di chi in un dato momento e luogo disponeva delle caratteristiche ed abilità necessarie alla conservazione del singolo e della specie.

 

Va però ricordato che la nostra specie sembra essere evolutivamente predisposta alla ricerca di linearità, scopo e volontà alla base di ogni evento; ciò fa sì che siamo spontaneamente portati a favorire tutte quelle spiegazioni – un esempio eclatante è la classica ‘marcia del progresso’[6] – che danno la falsa impressione di un inarrestabile e coerente avanzamento verso le strutture e gli usi che se ne fanno oggi. L’antidoto a ciò prevede l’insegnamento precoce dell’uso del pensiero critico[7] e della scienza[8], che permettono al soggetto di superare in modo riflesso ciò che spontaneamente lo svierebbe (Girotto e colleghi, 2021).

 

Questa predisposizione, alla quale tutto il genere umano è soggetto e che non si può controllare semplicemente arricchendo la propria cultura generale[9] ma, lo ripeto, allenando il pensiero critico, vede la sua deriva nel ‘complottismo’.

 

Con ‘complottismo’ ci si riferisce alla rivelazione di supposte cospirazioni segrete ai danni di qualcuno, da parte di ‘complottisti’[10], ossia persone sospettose che pensano di aver svelato dei complotti, attraverso la raccolta di informazioni di solito vaghe, da fonti non chiare, delle quali non verificano l’attendibilità: il tentativo di base di queste persone è risolvere problemi complessi in modo semplice[11] (Pugno, 2020).

 

Se guardiamo a celebri costruzioni datate a migliaia di anni fa, come la piramide di Cheope, unica superstite delle cosiddette ‘sette meraviglie del mondo antico’, allo stupore può seguire la domanda su come siano state realizzate.

 

Per rispondere a questa domanda, possiamo imboccare due strade: una ‘facile’ ed una ‘difficile’.

 

Quella facile implica l’immaginare una risposta coerente con ciò che soddisfa i nostri ‘bias di conferma’, ossia le nostre aspettative, manipolando le evidenze disponibili (Nickerson, 1998).  Ecco che, chi crede ad un progresso umano lineare, non sarà disposto ad accettare che nel passato si potesse realizzare qualcosa che per molti secoli successivi è stato difficilmente replicabile. Per salvaguardare tale convinzione, a dispetto delle varie evidenze scientifiche[12], la persona potrà ricorrere a spiegazioni al limite del fantastico[13] dettate dalla propria immaginazione o da quella di altri che fanno ‘tornare i conti’, ovviamente senza addurre prove rilevanti e spesso limitandosi a deridere le evidenze verificabili e chi le sostiene[14].

 

Quella difficile implica la ricerca di testi e fonti autorevoli nel campo, le cui prove presentate vanno analizzate sotto la lente del pensiero critico e del metodo scientifico[15]. La ricerca può continuare attraverso il vaglio di eventuali obiezioni poste da altri autori e delle evidenze addotte: insomma, un lungo esercizio d’analisi.

 

In fin dei conti, la soluzione facile prevede un continuo tentativo di conferma, chiudendo il più possibile gli occhi e la mente; la soluzione difficile, viceversa, richiede una sistematica esercitazione del dubbio, aprendo il più possibile occhi e mente.

 

È piuttosto affascinante sottolineare come spesso sia proprio chi aderisce al complottismo ad accusare gli altri di chiudere mente ed occhi, poiché per il complottisti la chiusura mentale non equivale a non voler vedere le evidenze obiettive, ma a non voler credere alle loro credenze soggettive.

 

 

  1. INCIAMPANDO NEL FUTURO

 

Sin qui ho trattato di casi estremi, ma la realtà quotidiana di tutti noi ci racconta che, pur con intensità differente, siamo tutti soggetti di base a certi meccanismi.

 

Quante volte ci è capitato di incontrare persone che, in generale o in particolari situazioni, indipendentemente dalla cultura, dall’età, dalle condizioni economiche, preferiscono credere a soluzioni semplici e lineari per le quali non esistono prove, mentre le evidenze disponibili vanno in un’altra direzione? E quante volte capita a noi stessi?

 

Quando siamo spaventati dalla complessità degli eventi, dai cambiamenti, dalla fatica richiesta per capire, dalla possibilità di non capire o da quella di capire troppo, la paura[16], che se usata con criterio è nostra amica ed aiuta la nostra sopravvivenza, diventa nostra nemica, e ci fa accettare spiegazioni verosimili – o, talvolta, totalmente inverosimili – per poter uscire dal nostro stato di disagio, anche se questo comporta il vivere in una fantasia.

 

In situazioni del genere ci è più facile credere al coniuge infedele, al dipendente truffatore, alle fake news di turno, fino, talvolta, alle estreme conseguenze di trovare logico il loro eventuale biasimo nei nostri confronti quando descrivono le loro azioni scorrette come risposta alle nostre, attribuendocene la responsabilità.

 

Quest’ultimo meccanismo è una fallacia logica[17], un corto circuito argomentativo detto ‘avvelenamento dei pozzi’[18], consistente nel biasimare la vittima di un comportamento dicendo che ‘in un modo o nell’altro se l’è cercata’.

 

La fidanzata infedele che colpevolizza il proprio fidanzato per non averle dato abbastanza attenzione, costringendola a cercarle fra le braccia di un altro, l’aggressore che accusa una ragazza delle molestie che le sta infliggendo perché indossa la minigonna e quindi ‘provoca’ o la Federazione Russa che tenta di giustificare l’invasione dell’Ucraina, accusandola di volta in volta di differenti nefandezze – alcune delle quali assai poco verosimili[19] – ne sono alcuni esempi[20].

 

Una delle più celebri pagine di letteratura dedicate al biasimo della vittima, è rappresentata dalla favola di Fedro[21] ‘Lupus ed Agnus’ (il lupo e l’agnello): “il lupo e l’agnello giunsero al medesimo ruscello, spinti dalla sete: Il lupo stava più in alto; l’agnello era di gran lunga più in basso. Allora il malvagio, incitato dalla propria gola ingorda, cercò uno spunto per litigare. Perché, disse, m’hai intorbidito l’acqua? – E l’agnello, con timore: Come posso, mi chiedo, fare ciò di cui ti lamenti, lupo? Il liquido scorre da te a me! – Questi, respinto dalla forza della verità: sei mesi fa, aggiunse, parlasti male di me. – L’agnello rispose: In realtà non ero ancora nato. – Per Ercole! Tuo padre, disse il lupo, parlò male di me. – E così, afferratolo l’uccise, dandogli un’ingiusta morte. Questa favole è scritta per quelle persone che opprimono gli innocenti con falsi pretesti.”[22] (Fedro, 1865, p. 8)

 

Si può biasimare chi ha subito un danno in modo consapevole (riflesso) o inconsapevole (spontaneo): chi lo fa consapevolmente non è confuso dal punto di vista logico, ed ha chiaro che sta accampando false pretese al fine di ottenere un vantaggio.

 

L’atto di biasimare la vittima[23] spontaneamente – perfino quando è la vittima stessa a biasimarsi – è utile, in modo inconsapevole, a mantenere l’idea di un mondo giusto, nel quale se qualcosa capita è perché chi l’ha subita ha fatto in modo di farla capitare; ne consegue che, se ci impegneremo perché certe cose a noi non accadano, esse di sicuro non ci accadranno: questa è la cosiddetta ‘credenza in un mondo giusto’, nel quale tutto ha un senso ed uno scopo (Lerner, 1980).

 

La rassicurante speranza che via sia un destino e tutto sia preordinato comporta la necessità di spegnere la nostra mente, credendo e facendo credere, accusando ed accusandosi.

 

In questo senso tutto ha un responsabile e si guarderà sempre alle ‘colpe del passato’, piuttosto che concentrarsi sulle ‘responsabilità del presente’; si dedicherà, cioè, il proprio tempo a biasimare chi secondo noi ha fatto qualcosa che ha poi condotto alla situazione attuale, anziche' a capire cosa vogliamo e possiamo farcene del presente.

 

Se invece desideriamo decidere se l'oggi ci deve condurre verso un passato di recriminazione, o verso un futuro di azione, prendendocene la responsabilità, dobbiamo arrenderci all’incertezza ed alla complessità della vita, fare pace con le nostre emozioni ed allenarci a ragionare: ciò permetterà di vedere il bello ed il brutto delle cose nelle loro mille sfaccettature.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

  • Abrami, P. C.; Bernard, R. M.; Borokhovski, E.; Waddington; D. I.; Wade, C. A. & Persson, T. (2015). Strategies for teaching students to think critically: a meta-analysis. Review of Educational Research, 85(2), pp. 275-314.
  • Beda (1843). The complete works of Venerable Bede, In the original Latin, collated with the manuscripts, and various printed editions, accompanied by a new English translation of the historical works, and a life of the author by the Rev. J. A. Giles, D. C. L.: Vol. VI. Scientific tracts and appendix. Whittaker and Company. London.[24]
  • Eco, U. (2007). Storia della civiltà europea. Corriere della sera. Milano.
  • Fedro (1865). Le favore di Fedro. Liberto di Augusto. Libri V con note italiane. Gnocchi. Milano.
  • Girotto, V.; Pievani, T.; Vallortigara, G. (2021). Nati per credere: perché il nostro cervello sembra predisposto a fraintendere la teoria di Darwin. Torino.
  • Lerner, M. J. (1980). Belief in a Just World. A fundamental delusion. Plenum Press. New York.
  • Nickerson, R. S. (1998). Confirmation Bias: A ubiquitous phenomenon in many guises. Review of General Psychology, 2(2), pp. 175-220.
  • Parallax (1865) Zetetic astronomy: earth is not a globe. Simpkin, Marshall & Co.. London.[25]
  • Pugno, L. (2020) Psicologia per giornalisti. Cosa sapere per non sbagliare. Amazon (independently published).
  • Russell, J. B. (1991) inventing the flat earth: Columbus and Modern Historians. Praeger. New York.[26]

 

 

SITOGRAFIA

 

  • Oxford Dictionaries (s.d.). Definition of scientific method in English.[27]

 

 

 

 

 

[1] Detto ‘il venerabile’; monaco e scrittore anglosassone particolarmente noto, vissuto a cavallo tra VII ed VIII secolo E.V..

[2] Traduzione mia dell’inizio del capitolo XXXII, ‘Causa inaequalitatis dierum eorundem’, dell’opera ‘De temporum ratione’, datata al 725 E.V.: “Causa autem inaequalitatis eorundem dierum terrae rotunditas est; neque enim frustra et in scripturae divinae et in communium literarum paginis orbis terrae vocatur. Est enim re vera orbis idem in medio totius mundi positus, non in latitudinis solum giro quasi instar scuti rotundus sed instar potius pilae undique versum aequali rotunditate persimilis”

[3] Pseudonimo di Samuel Birley Rowbotham.

[4] Per approfondimenti, suggerisco:

  • https://www.focus.it/scienza/scienze/quando-e-nato-il-terrapiattismo
  • https://www.youtube.com/watch?v=44cZCmtGoJM

[5] Per approfondimenti, suggerisco:

  • https://site.unibo.it/canadausa/it/articoli/la-caccia-alle-streghe-il-caso-di-margaret-jones
  • https://www.finestresullarte.info/viaggi/5-luoghi-italia-inquisizione-caccia-alle-streghe
  • https://www.movio.beniculturali.it/assondrio/storiedidonnenellecartedarchivio/it/25/i-processi-alle-streghe

[6] Con ‘marcia del progresso’ si fa riferimento ad un’iconica immagine, rappresentante un insieme di ominidi in fila, che viene richiamata dai giornalisti ogni qualvolta comunicano una nuova scoperta sull’evoluzione umana, la quale (la scoperta) smentisce sistematicamente il significato dell’immagine. A questa classica icona della miscomprensione evolutiva va aggiunto il tanto classico quanto desueto termine ‘anello mancante’, presente sovente nei titoli degli stessi articoli che recano tale immagine: anche questo termine viene puntualmente smentito dalle scoperte di cui si parla poi nell’articolo.

Per approfondimenti sulla ‘marcia del progresso’, suggerisco: https://www.naturalmentescienza.it/sections/?s=719

Per approfondimenti sull’ ‘anello mancante’, suggerisco: https://pikaia.eu/luomo-che-scopri-lanello-mancante/

Per approfondimenti sull’evoluzione umana, suggerisco: https://www.youtube.com/watch?v=47FABMofws8

[7] Il pensiero critico è un pensiero intenzionale ed autoregolato attraverso il quale si possono analizzare, valutare, interpretate i fatti (Abrami e colleghi, 2015).

Per approfondimenti, suggerisco:

  • https://www.iuline.it/parola_chiave/pensiero-critico/
  • https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/pensiero_critico.html

[8] Suggerisco di ascoltare l’amara riflessione di Rosario Riggio sull’insegnamento di pensiero critico e scienza nella scuola italiana (min. c.ca 01:42:05-01:47:08): https://www.youtube.com/watch?v=-t5AQkwv2jE

[9] In altre parole, anche un premio Nobel, un professore universitario, un eminente studioso, possono essere soggetti a strafalcioni logici, soprattutto quando si esprimono al di fuori del proprio campo di studio o quando certe faccende li coinvolgono tanto dal punto di vista emotivo da far abdicare l’uso del pensiero critico.

[10] Per approfondimenti, suggerisco: https://www.stateofmind.it/2023/09/teorie-complotto-motivazioni/

[11] Vale la pena sottolineare che, quando si parla dei meccanismi problematici di complottismo e complottisti, non si sta negando l’esistenza di complotti veri: i complotti veri esistono, e vengono smascherati grazie alle armi dell’analisi e del pensiero critico.

Per approfondimenti, suggerisco: https://www.youtube.com/watch?v=ns6VwbQ1zTU

[12]  Per approfondimenti sulla costruzione delle grandi piramidi, suggerisco:

  • https://www.youtube.com/watch?v=AqYwfBo5Q9g
  • https://laciviltaegizia.org/2022/05/30/come-si-costruivano-le-piramidi/
  • https://www.youtube.com/watch?v=KOMHFySIZ24

[13]  Per le antiche costruzioni di solito si chiamano in causa civiltà aliene.

Per approfondimenti, suggerisco: https://www.youtube.com/watch?v=bJIuOOxxgX8

[14] Per approfondimenti sul rapporto pseudostoria-prove, suggerisco: https://www.youtube.com/watch?v=13WWuXalerg

[15] Il metodo scientifico è una procedura di formulazione e modifica di ipotesi, basata su osservazione, misure ed esperimenti (Oxford Dictionaries, s.d.).

Per approfondimenti, suggerisco:

  • https://www.treccani.it/enciclopedia/metodi-scientifici_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/
  • https://www.focusjunior.it/scienza/come-funziona-il-metodo-scientifico-di-preciso/

[16] Per approfondimenti sulle emozioni, suggerisco: https://materia-grigia.webador.it/1304364_pillole-di-emozioni

[17] Si tratta di forme di argomentazione solo superficialmente logiche.

Per approfondimenti, suggerisco: https://materia-grigia.webador.it/1290835_fallacie-informali-e-dove-trovarle-breve-introduzione-al-pensiero-critico

[18] Per approfondimenti, suggerisco (2.2 Fallacie di rilevanza): https://materia-grigia.webador.it/1290835_fallacie-informali-e-dove-trovarle-breve-introduzione-al-pensiero-critico

[19] Per approfondimenti, suggerisco:

  • https://www.youtube.com/watch?v=BO4URMu4Ctc
  • https://www.youtube.com/watch?v=IZEQ4OMCufQ

[20] Per approfondimenti, suggerisco: https://www.newsguardtech.com/it/special-reports/centro-di-monitoraggio-della-disinformazione-sul-conflitto-russia-ucraina-oltre-100-siti-pro-putin-e-le-10-false-narrazioni-piu-diffuse/

[21] Autore latino vissuto probabilmente tra il 20 A.E.V. ed il 50 E.V.. Per approfondimenti, suggerisco: https://www.treccani.it/enciclopedia/fedro_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/

[22] Traduzione ed adattamento miei dell’originale: “Ad rivum eundem Lupus et Agnus venèrant, Siti compulsi: superior stabat Lupus; Longeque inferior Agnus. Tunc fauce improba Latro incitatus iurgii causam intulit. Cur, inquit, turbulentam fecisti mihi Istam bibenti? – Laniger contra timens: Qui possum, quaeso, facere quaod quereris, lupe? A te decurrit ad meos haustus liquor. – Repulsus ille veritatis viribus, Ante hos sex menses male, ait, dixisti mihi . – Respondit agnus: Equidem natus non eram. – Pater, hercule! tuus, inquit, male dixit mihi. – Atque ita, correptum lacerat injusta nece. Haec propter illos scripta est homines fabula. Qui fictis causis innocents opprimunt.”  

[23] Per approfondimenti suggerisco: https://www.stateofmind.it/2021/10/victim-blaming-psicologia/

[24] Collegamento: https://books.googleusercontent.com/books/content?req=AKW5Qae7dYIFRClA8q9DqcbS36-mTS1gz_lc3Y27f6HJjma6SSR7emUaB5Y3XMQKhIz4cQpbCwuOIXrDeyqCo1PxKuNouWhpeFKjmvwWy49FOhVBQxbLXVKN5-1rlERzVSKp-X1RT8BfeYKPMSgm_LvITFTztCICdRhkzqQSsE9s0YY8oWjOqVfhp0ZXScDJd5dulhL_aDsGcdSl4FukGTqbS6rYFJ8gdQKqsjWCQqb93kqrR384wUyKe71MS6YdU36I5RFKzvho91V8zOojtivXBubSVHibQTbeX1OqwGanzAYOs27-gFY

[25] Collegamento: https://ia800900.us.archive.org/10/items/1865RowbothamZeteticAstronomy/1865__rowbotham___zetetic_astronomy.pdf

[26] Collegamento ad una selezione del testo (in particolare, introduzione, capitolo terzo, note e bibliografia): https://konstantinus.com/wp-content/uploads/2017/01/Russell_Flat_Earth.pdf

[27] https://web.archive.org/web/20160620062539/http://www.oxforddictionaries.com/definition/english/scientific-method